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giovedì 27 maggio 2010

Commento ai modelli 27/05/2010.

Per il Commento ai Modelli di oggi, ci troviamo di fronte ad una situazione di quasi totale accordo tra i principali centri di calcolo. Dico quasi, ma si potrebbe anche togliere, visto che le differenze da qui a tre giorni di distanza sono davvero minime. Potete benissimo osservarlo da queste due mappe di geopotenziale -che ormai dovrebbero iniziare a diventare familiari- rappresentanti la situazione appunto alle +72h di distanza (30 Maggio alle 12z). La carta a sinistra è fornita da GFS mentre quella di destra da ECMWF:


Per ricordare: i Geopotenziali sono la misura dell'altezza dal suolo alla quale possiamo trovare una determinata pressione (qui i 500hpa).

Come possiamo osservare tutti, la previsione "plottata" è praticamente la stessa, con la goccia fredda prevista quattro giorni fa che dovrebbe incidere sul bel tempo che attualmente sta interessando il nostro paese. Già oggi si sono viste le prime avvisaglie al Nord Italia, con temporali che hanno interessato tutta la fascia prealpina lombarda e alcune celle convettive che si sono sviluppate nel pieno della pianura emiliano-romagnola, con in particolare qualcuna che ha interessato la città di Bologna.

La previsione riguardo la prima ondata calda della stagione è stata prevalentemente rispettata, con alcune località che sono salite sopra i trenta gradi, mentre la maggior parte si è attestatata sui +27°C o intorno a questi. Per quanto riguarda l'immediato futuro (fino a fine mese) invece, dobbiamo dire che l'intrusione della goccia fredda è stata parzialmente ritrattata in meglio, ovvero la sua ingerenza sul nostro paese dovrebbe essere minore di quanto prospettato. Il "grosso" dei fenomeni sembrerebbe essere stato posticipato ai primi giorni di Giugno, con tempo perturbato sul lato orientale della penisola per alcuni giorni. Una cosa che rientra nella normalità delle varie emissioni modellistiche, dato che come sempre, determinare la posizione di gocce fredde che evolvono in cut-off (vedi nota 1) è una sfida ancora interessante per i supercomputer che gestiscono queste mappe.

A dimostrazione di questo inserisco qui di seguito un nuovo diagramma, chiamato nell'ambiente degli appassionati meteo Spaghetti. Notiamo tre file di linee colorate: la prima rappresenta l'andamento previsto della temperatura ad 850 hpa (1500m ca), la seconda la temperatura a 500hpa (5500m ca) mentre l'ultima in fondo le precipitazioni al suolo.
La linea nera marcata rappresenta il run GFS in esame, gli spaghi più piccoli (chiamati "Cluster") mostrano l'evoluzione prevista con dati iniziali leggermente diversi dai reali, infine la linea rossa marcata individua la media dei 20 cluster. (vedi nota 2)
Ho deciso di inserirli per farvi vedere come fino al giorno 30 Maggio compreso, la media dei cluster rimane compatta, segno che con tutta probabilità avremo nella realtà le condizioni previste. Le cose cambiano quasi radicalmente dal giorno successivo quando la "forbice" (distanza) tra i vari cluster aumenta considerevolmente, segno che i modelli hanno ad oggi ancora difficoltà ad individuare la 'strada corretta' di evoluzione ed è per questo che dal medio termine in poi (+72h circa) è sempre meglio guardare le mappe con un occhio ancora più oggettivo, per cercare di prendere qualsiasi piccolo cambiamento che potrebbe portare a grandi differenze, che è uno dei principi fondamentali delle previsioni meteorologiche.

Giuseppe Petricca.

Nota 1. Cut-off: si definisce tale una bassa pressione che in primo luogo era alimentata dal classico flusso freddo da nord, ma che poi per interferenze anticicloniche va ad isolarsi e rimanere più o meno sulle stesse zone fino al suo completo colmamento.
Nota 2. Cluster: sono gli "spaghetti" più piccoli nel diagramma. Questi altri 20 run paralleli vengono inseriti per cercare di prevedere al meglio uno scenario, visto che in questo modo si possono coprire moltissime altre possibilità di evoluzione. Quando sono tutti uniti e compatti con il run GFS allora vuol dire che ci sono alte probabilità che quello che vediamo nelle mappe si avveri. E ovviamente valido l'esatto contrario.

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