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venerdì 23 luglio 2010

Commento ai modelli 23/07/2010.

Commento ai Modelli odierno che ci porta in prossimità dell'imminente cambiamento del tempo. Da qualche giorno i modelli avevano individuato una possibilità riguardo al termine del dominio anticiclonico africano che ormai prosegue da una quindicina di giorni, sottoforma di goccia fredda che poi andrà ad evolvere in cut off (vedi nota in fondo) mediterraneo -o dovrei dire proprio italiano, visto che si probabilmente si posizionerà con i suoi minimi sulla nostra nazione. Parliamo quindi di un peggioramento delle condizioni meteorologiche e per farlo al meglio passiamo a guardare una carta GFS (con il modello inglese siamo perfettamente allineati) e più precisamente la situazione prevista a +84h ovvero il 27 Luglio alle 00z:
Per ricordare: i Geopotenziali sono la misura dell'altezza dal suolo alla quale possiamo trovare una determinata pressione (qui i 500hpa).

Come possiamo osservare l'Anticiclone delle Azzorre si spingerà in direzione delle isole britanniche, in un tentativo di elevazione (che sembra avere successo verso la fine del run, ma la distanza temporale è eccessiva) verso le alte latitudini che lascerà aperto un corridoio fresco nel quale scorreranno masse d'aria provenienti dal Nord Europa. Queste, secondo le ultime proiezioni, inizieranno a far sentire la propria influenza già dalle giornate di domani e dopodomani al Nord Italia, di seguito riceveranno un supplementare impulso freddo da nord est e piano piano l'area di bassa pressione si accentrerà sulle nostre zone, portando quindi a più riprese condizioni perturbate che dovrebbero manifestarsi in primis sottoforma di instabilità temporalesca pomeridiana lungo l'arco alpino e la fascia appenninica. Le temperature subiranno un calo abbastanza rilevante su tutte le zone, per tornare nella media del periodo che stiamo attraversando (per ora il mese di Luglio è a circa un grado e mezzo sopramedia, un'interessante svolta visti gli ultimi quattro mesi costantemente sottomedia).

Un piccolo sguardo al lungo termine ci fa vedere come intorno alla fine del mese un nuovo impulso potrebbe scendere dal nord per rinvigorire il cut-off che continuerà ad insistere sulla porzione centrale del Mediterraneo. Sembra quindi che il periodo caldo di quasi venti giorni che abbiamo attraversato stia per concludersi, e che una fase perturbata e più fresca sia alle porte. Per i prossimi aggiornamenti torneremo con l'Analisi Meteorologica prevista per la prossima settimana.

Lasciate commenti o feedback se volete, come sempre ;)
Grazie del Vostro tempo
Giuseppe Petricca


Nota. Cut-off: si definisce tale una bassa pressione che in primo luogo era alimentata dal classico flusso freddo da nord, ma che poi per interferenze anticicloniche va ad isolarsi e rimanere più o meno sulle stesse zone fino al suo completo colmamento.

domenica 18 luglio 2010

Situazione al 18/07/2010 #2.

Completiamo la giornata odierna, che è stata e continua ad essere tutt'ora marcatamente temporalesca sulla porzione ad est della nostra regione. Come da previsione al precedente post (qui) le zone di interesse si sono rivelate essere principalmente la pedemontana orientale, con un primo interesse delle zone a sud (dintorni del Lago di Bomba) poco dopo l'ora di pranzo. Siamo passati poi al teramano dalle 15 fino alle 17 circa, con varie celle temporalesche che si sono sviluppate in rapida sequenza, portando precipitazione intense e anche grandine debole su zone cittadine. Ecco qui di seguito due immagini radar da me salvate, sovrapposte al territorio con Google Maps (TM) (radar sul mio sito qui):
In questi due screenshot possiamo vedere due celle temporalesche ben sviluppate proprio nei dintorni nella città di Teramo, che come scritto hanno apportato fenomeni a tratti intensi. Per il temporale più interno allegherò tra poco un'immagine molto interessante. Passando alla seconda immagine, ne notiamo un'altro tra quelli che hanno interessato la provincia addossato alla catena del Gran Sasso, meno intensa della precedente, ma che fa comprendere appieno l'energia in gioco e soprattutto il fatto che appena l'atmosfera è stata destabilizzata dai temporali precedenti subito in altri luoghi si sono create le condizioni ottimali per lo sviluppo di nuove celle, un'effetto alquanto normale in queste situazioni, ma ritenevo utile porci l'accento sopra.
L'immagine di cui vi parlavo prima è la seguente:
Potete osservare il temporale poco a SW della città di Teramo sul radar, ed i colori molto accesi nella sua parte centrale giustificano l'intensità delle precipitazioni rilevata. La "novità" consiste nel pop-up sulla destra che mostra nella sua immagine webcam proprio lo stesso temporale visto in 3d ed in tempo reale! Questo è possibile grazie al programma Google Earth (TM) che permette di sovrapporre immagini e segnalibri poi da me organizzati (trovate la libreria di queste cosettine sul mio sito qui e qui) in modo tale da permettere questo tipo di combinazione. In questa maniera, chi volesse seguire comodamente da casa l'evoluzione di un temporale a lui vicino, potrebbe farlo -ovviamente si parla di appassionati in primis, ma nel caso di fenomeni violenti o per chi si approccia le prime volte, potrebbe essere utile. ;)

Per concludere questo articolo, il radar segnala alcune celle nel centro fascia costiera abruzzese come questa immagine mostra:
L'aggiornamento attuale, uscito proprio in questo istante fa vedere che ormai sono in via di decadimento, e quindi i cieli dovrebbero ritornare abbastanza sgombri oppure velati nelle prossime ore. Giornata molto interessante dal punto di vista di un appassionato come me, ma anche dal punto di vista didattico, dato che con la meteorologia ed in special modo i temporali, non si finisce davvero mai di imparare! :)

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Grazie del Vostro tempo
Giuseppe Petricca

Situazione al 18/07/2010.

Aggiornamento flash sulle condizioni meteorologiche che potrebbero interessare la fascia appenninica e la porzione costiera abruzzese in questo pomeriggio. Come annunciato nello scorso Commento, ecco l'analisi in quasi real-time delle proiezioni modellistiche per i temporali: anche se può sembrare ovvio che ci si indovini o meno così a breve termine, per questi fenomeni meteo è quasi d'obbligo analizzare ogni singolo run dei centri di calcolo (principalmente GFS) per cercare di capire al meglio le possibilità reali su determinate zone oppure sull'intensità dei fenomeni. La situazione di oggi si presta all'utilizzo di nuove mappe che non ho mai allegato prima (dedicherò un articolo apposito di didattica appena avrò tempo ;). La prima è quella che misura gli indici termodinamici di CAPE e LI:
Questa carta mostra nella scala colorata, l'energia disponibile alla convezione, ovvero quanta energia ha un temporale per formarsi -in gergo tecnico si definisce CAPE (vedi nota in fondo). Come potete ben notare dai colori accesi, i valori sono molto alti (a mia memoria, era da molto tempo che non si vedevano) e questo potrebbe far si che si vengano a sviluppare temporali a tratti anche intensi. L'altro indice che viene misurato è il LI (vedi nota in fondo) che indica quanto l'atmosfera sia predisposta a far salire l'aria umida dal basso verso l'alto. I valori medi per questo indice sono intorno ai -2/-5, dato che ora vediamo massimi di -8, possiamo dedurne che il tutto è ben predisposto alla formazione di celle temporalesche.
Passiamo ora a questi due grafici appena allegati sopra: vengono denominati Radiosondaggi e mostrano le caratteristiche dell'atmosfera in uno spaccato verticale. Sono utilissimi utilizzati a complemento della mappa precedente: ricordate il CAPE? Bene qui potete vedere come è distribuito sulle varie quote dell'atmosfera rappresentato dall'area in arancione!
Nel primo diagramma abbiamo la situazione in questi minuti, mentre nel secondo quella che avremo nel tardo pomeriggio. La situazione andrà via via migliorando per la crescita di qualche temporale man mano che il giorno passerà, e probabilmente si svilupperanno a macchia di leopardo sul territorio citato ad inizio di articolo. Ora mentre sto scrivendo, le prime celle della giornata si sono sviluppate al confine con il Molise, e si sono già mostrate molto intense. Continuerò a monitorare la situazione, e se sarà necessario farò altri aggiornamenti.
So che quest'articolo è il più difficile che io abbia scritto finora, e probabilmente non sarà così chiaro per chi sente queste terminologie per la prima volta, ma questo è quello con cui noi appassionati dobbiamo confrontarci per fare previsioni riguardanti i temporali, e quindi mi sembrava interessante condividere con tutti Voi un'altra parte della mia passione! :)

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Grazie del Vostro tempo
Giuseppe Petricca

Nota. CAPE: Convective Available Potential Energy, ovvero quanta energia un temporale ha a disposizione per la sua formazione completa.
LI: Lifted Index, misura la predisposizione atmosferica a far salire aria dai bassi strati verso gli alti.

venerdì 16 luglio 2010

Commento ai modelli 16/07/2010.

Secondo Commento ai Modelli per questo mese di Luglio 2010. La situazione generale sembra che stia per cambiare, rivolta ad un periodo leggermente più fresco (anche se potrebbe essere solamente una veloce parentesi per poi tornare a condizioni simili a queste, ma ne parliamo più avanti nel Commento). Questa previsione è data dal fatto che dalla giornata di domani un piccolo cavo d'onda proveniente dall'europa centrale riuscirà a sfondare la difesa anticiclonica come vediamo in queste due immagini geopotenziali a 500hpa, appartenenti a due differenti runs di GFS (non allego ECMWF in quanto è perfettamente allineata):
Per ricordare: i Geopotenziali sono la misura dell'altezza dal suolo alla quale possiamo trovare una determinata pressione (qui i 500hpa).

La prima, che mostra una piccola goccia fredda penetrare sul Nord Italia, è la previsione di due giorni fa (run 12z) che vedeva un break molto più veloce di quello previsto adesso, oltre a depressioni atlantiche più incisive. Con i tre run successivi invece l'opzione "goccia" sembra essere stata scartata, mentre si è fatta strada -come mostrato nella seconda mappa- la possibilità che una piccola saccatura (vedi nota sotto) riesca ad affacciarsi sul nostro paese con una modalità pressochè identica. Questo causerà in prima istanza, data l'enorme energia in gioco accumulatasi in questi giorni di caldo intenso (come illustrato in questo articolo del Meteogiornale) un fiorire di molti temporali, che a tratti potranno essere anche davvero intensi su diverse zone. Riguardo alla nostra regione, anche l'energia a disposizione è elevata quindi non è escluso lo sviluppo di celle temporalesche in primis lungo la fascia appenninica -quindi anche la Valle Peligna- con possibile estensione alla pedemontana costiera. Non sono del tutto convinto però che questo nella giornata di domani possa accadere data la grande quantità di aria secca alle medie quote, che potrebbe fermare lo sviluppo di temporali violenti. Darei più possibilità alla giornata successiva, ma ci riaggiorneremo su questo, probabilmente in diretta se mi sarà possibile.

Gettando uno sguardo al lungo termine, è probabile come fanno vedere gli ultimi runs che passeremo qualche giorno sotto l'influenza di questa passata fresca, e che l'Anticiclone Subtropicale Africano ci metterà un po' di tempo per riaffermarsi saldamente sulle nostre zone. Sembra che l'estate non voglia abbandonarci, almeno per adesso e dopo questo break come detto in apertura di Commento, potremmo tornare su di una situazione simile a quella attualmente presente. Su questo torneremo invece, nelle prossime Analisi e Commenti.

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Giuseppe Petricca

Nota: Saccatura. E' una zona di bassa pressione che si incunea con forma simile ad una U o una V tra due aree di alta pressione.

mercoledì 14 luglio 2010

Analisi della Situazione Meteorologica al 14/07/2010.

Analisi Meteorologica, prima del mese (e scusate ancora l'estremo ritardo) e che conferma ormai le condizioni del tempo -sopra la nostra penisola e su gran parte d'europa- alquanto stazionarie, con la predominanza di aree di bassa pressione in atlantico ed anticiclone subtropicale africano in risalita verso le latitudini settentrionali. Guardiamo come sempre la carta sinottica:
Come possiamo osservare, vi sono molte aree di bassa pressione tra le isole britanniche e la Norvegia, la più profonda delle quali -Olivia- è la responsabile attuale della rimonta anticiclonica sulle nostre zone. Attuale perchè, come tutti quanti avrete notato, questa configurazione meteo di sole e caldo sopramedia su quasi tutto il paese (ad eccezione nei giorni passati dell'arco alpino, dove si sono avuti dei temporali anche intensi) permane ormai dall'inizio del mese e varie basse pressioni si sono "date il cambio" nella posizione attuale di Olivia, portando a queste conseguenze. Al largo, nel pieno dell'Oceano Atlantico troviamo l'alta pressione delle azzorre che sembra voler rimanere in loco mentre su di noi e quasi tutta l'Europa, troviamo l'alta pressione subtropicale che estende il suo dominio di aria africana dall'Italia fino alle pianure occidentali russe.

Le previsioni per i prossimi giorni, fino almeno all'inizio della prossima settimana, confermano ancora il trend preso dall'inizio del mese a questa parte, ovvero aria calda africana sul nostro paese. Potrebbero esserci ancora dei disturbi temporaleschi sulle zone montuose, ma che andranno sempre via via diminuendo data la maggiore influenza dell'anticiclone. Un weekend sopramedia con temperature che in molti luoghi raggiungeranno le soglie di attenzione: anche la Valle Peligna sarà una di questi, quindi cautela ad uscire nelle ore centrali dei prossimi giorni. Una possibilità di cambiamento si apre dopo il giorno 20 Luglio, ma data la distanza temporale molto elevata, ci torneremo nei prossimi appuntamenti.

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Giuseppe Petricca

giovedì 8 luglio 2010

Commento ai modelli 08/07/2010.

Secondo commento per questo mese di Luglio 2010. Scusate per il mancato aggiornamento dell'Analisi ad inizio settimana, ma sono stato trattenuto dall'università causa esami, visto che siamo in piena sessione estiva! :) Si è appena conclusa la prima settimana del mese, che ha visto una prevalenta pressochè totale di belle giornate, calde e assolate, disturbate solamente nelle ore pomeridiane e sulla dorsale appenninica da qualche temporale. Un tempo in piena linea con la stagione che stiamo attraversando, come dimostrano anche le medie mensili finora, che si stanno mantenendo prettamente nella norma. Le prospettive per i prossimi giorni, e anche nel lungo fanno pensare sicuramente ad una continuazione di questa situazione come mostra la carta seguente:
Per ricordare: i Geopotenziali sono la misura dell'altezza dal suolo alla quale possiamo trovare una determinata pressione (qui i 500hpa).

Troverete sicuramente un po' strano che inserisca una sola cartina, e per di più di un solo modello matematico (GFS) ma per questa situazione i due principali centri di calcolo sono ben allineati sul prevedere ancora tempo stabile e soleggiato per il nostro paese ma anche per tutta l'Europa centro orientale. La mappa appena allegata mostra appieno la situazione che ci troveremo ad affrontare tra 4 giorni, ma potremmo estendere la previsione a quasi tutta la settimana, visto che le condizioni bariche non dovrebbero subire sostanziali mutamenti. L'Alta Pressione delle Azzorre rimarrà posizionata in Atlantico, mentre aree di bassa pressione saranno in condizioni di permanenza al largo delle isole britanniche: tutto questo farà sì che l'alta subtropicale continuerà a spingersi sulle nostre zone, e anche ben oltre allargando la sua influenza a gran parte del continente europeo. Quindi continueremo ad avere giornate con temperature leggermente sopramedia, che potranno risultare afose lungo le coste (specie quelle tirreniche) e nella Val Padana, con disturbi temporaleschi che andranno via via scemando -almeno dalle ultime proiezioni- data la sempre maggiore influenza dell'Anticiclone Africano, che andrà ad inibire i moti convettivi che danno vita alle celle temporalesche. Ne riparleremo comunque nella prossima Analisi Meteorologica.

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Giuseppe Petricca

giovedì 1 luglio 2010

Commento ai modelli 01/07/2010.

Primo Commento ai Modelli e primo articolo per questo nuovo mese, che subito ci porta nell'estate dai connotati più visibili e marcati. Per me che sto a Pisa in questi giorni, sicuramente il tutto si è fatto sentire maggiormente dato che le temperature elevate hanno avuto l'aggiunta dei connotati afosi, ma dalle registrazioni della mia stazione meteo ho potuto osservare che nella Valle Peligna ci si è fermati alle temperature elevate e poche volte disturbati da qualche copertura nuvolosa dovuta a temporali vicini. Nei prossimi giorni la situazione però rimarrà costante, e anzi, le ultime prospettive modellistiche portano un ulteriore aumento termico all'orizzonte. Ma andiamo per gradi e non confondiamo troppo le cose: una probabile evoluzione si era presentata nei run della giornata appena trascorsa, di cui allego mappe comparative con il run 12z odierno.
Per ricordare: i Geopotenziali sono la misura dell'altezza dal suolo alla quale possiamo trovare una determinata pressione (qui i 500hpa).

Come potete osservare, nella prima mappa era stata avanzata l'ipotesi di una piccola saccatura che riusciva a scivolare lungo il fianco sinistro dell'anticiclone oceanico, apportando un calo termico e precipitazioni diffuse probabilmente sul lato orientale della penisola. Ma questa ipotesi (per ora) è durata un solo giorno in quanto le emissioni attuali si sono riallineate a quello che si prospettava poco tempo addietro: ovvero una continuazione di condizioni prettamente anticicloniche su tutto il bacino del Mediterraneo Occidentale con aumento della componente subtropicale (aria più calda africana) man mano che i giorni passeranno. A questo proposito inserisco le proiezioni dei modelli GFS (sinistra) ed ECMWF (destra) per mercoledì prossimo 7 Luglio:

Entrambi propongono la medesima soluzione, una rimonta calda dai connotati più subtropicali (aria africana più calda) che azzorriani (aria oceanica più fresca). Questa fenomenologia è dovuta alla piccola goccia fredda che si va ad isolare al largo del Portogallo per GFS, mentre ECMWF vede direttamente una saccatura nella stessa posizione che causerebbe una rimonta calda molto più marcata ed intensa. Certo, queste comunque sono mappe che coprono la distanza di una settimana o poco meno, quindi data la distanza temporale potrebbe esserci la possibilità che la saccatura sulla Penisola Iberica per spinte dall'atlantico finisca sull'Italia (una delle tante), quindi ci torneremo sicuramente nei prossimi articoli. La cosa che per ora pare quasi sicura (ma forse molti saranno contenti che io venga smentito, in quanto un peggioramento porterebbe via l'afa che piano crescerà sul nostro paese) è che almeno fino ai primi giorni della prossima settimana non avremo break a questa situazione. Per il resto, ne riparleremo nella prossima Analisi Meteorologica.

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Giuseppe Petricca