AbruzzoMeteo » Previsioni per oggi

sabato 30 novembre 2013

Precipitazioni intense previste per i prossimi giorni

Dopo il grande accumulo di neve che ha interessato la Valle Peligna durante questa settimana, con circa 40-50cm di neve registrati in media nella porzione meridionale del fondovalle, meno andando verso nord). Accumuli sicuramente elevati in alcuni quartieri di Sulmona, con segnalazioni di 90 cm totalizzati nell'intero evento (ovviamente a più riprese nel corso delle ore, non certo tutti insieme). Nelle immagini sotto, scattate oggi dai satelliti Aqua e Terra della NASA, possiamo chiaramente vedere come la Valle Peligna e gran parte d'Abruzzo sia ancora coperta di neve.

Insomma, per Novembre sicuramente un evento invernale di tutto rispetto, che non si vedeva da anni, almeno a mia memoria di ragazzo. Ora però la regione dovrà affrontare una nuova perturbazione, che principalmente però verserà acqua invece che neve. E la parte orientale della regione, pedemontana e fascia costiera comprese, potrebbero vedere totali davvero elevati, come potete ben calcolare anche voi da questa animazione che mostra le previsioni dalla mezzanotte di domani fino a quella del giorno dopo. Ogni step mostra le precipitazioni accumulate nelle 6 ore successive.

E' evidente l'intensa fenomenologia che si prevede per tutte le 24 ore di domani sulla nostra regione, in particolare proprio lungo la fascia orientale d'Abruzzo. Cito anche qui l'allerta diramata dal sito internet AbruzzoMeteo.org:
Attenzione...si prospetta intensa fase di maltempo a partire dalle prossime ore e nelle successive 36-48 ore: atteso un deciso rinforzo dei venti di grecale con mareggiate, piogge diffuse, temperature in aumento e nevicate sui rilievi al disopra dei 1400-1600 metri (inizialmente a quote lievemente inferiori). A causa delle intense piogge previste, unite alla concomitante azioni del mare in burrasca e dello scioglimento della neve sulle zone alto collinari e pedemontane, la nostra Regione rischia seriamente un rischio di esondazione dei fiumi. Si prega di prestare attenzione e di seguire tutti gli aggiornamenti...
Non sembra che si avranno altre probabilità nevose eccetto per le quote sopra citate, ma sicuramente i quantitativi previsti di pioggia sono quantomeno da stato di massima attenzione, specialmente perchè la stessa contribuirà a sciogliere (insieme al rialzo termico) tutta la neve presente alle quote più basse, incrementando in questo modo la portata dei fiumi a valle. Seguite l'evoluzione in tempo reale delle precipitazioni dalla stazione meteo di questo blog oppure dal sito AbruzzoMeteo.org

G. Petricca

mercoledì 27 novembre 2013

Possibile nuova neve in serata/nottata, migliora a partire da domani

Come da titolo dell'articolo, la situazione sta lentamente volgendo ad un miglioramento, anche se avremo ancora la possibilità di nuove nevicate deboli/moderate a partire dalla serata odierna. In particolare le zone più coinvolte saranno quelle alla base dei monti, ma che inizialmente erano indicate come appartenenti in pratica a tutta la Valle Peligna. L'ultimo aggiornamento dei modelli di previsione le ha un po' ridimensionate, ma è una cosa prettamente normale visto il classico 'balletto' dei minimi di pressione al suolo.

Nell'animazione sopra, dove ogni scatto mostra l'accumulo previsto nelle sei ore precedenti, possiamo infatti apprezzare un ritorno di accumuli principalmente nella porzione centro-meridionale della nostra regione, che è quella con l'altitudine media più elevata sul nostro territorio, e quindi più esposta a nevicate, ovviamente.

Saranno possibili, date le temperature al suolo comunque, ulteriori nevicate anche nel comparto Peligno, anche se dopo questo ultimo peggioramento il fondovalle sembra (e sottolineo sembra) essere escluso da questa fenomenologia. Al momento quindi è d'obbligo continuare a prestare attenzione, in particolar modo alla neve ancora presente sui tetti e sugli alberi, che può sempre cadere da un momento all'altro, e al probabile ghiaccio in formazione sul manto stradale e quello dei marciapiedi.

Domani parleremo invece della previsione per la fine/inizio del mese, che si prospetta probabilmente piovosa su gran parte della regione. Al prossimo aggiornamento.
G. Petricca

martedì 26 novembre 2013

Previsioni per oggi e domani 26/27 Novembre

Iniziamo questo articolo con l'ultima immagine satellitare disponibile, che mostra perfettamente la situazione alla quale è sottoposto il lato Adriatico della nostra penisola.

Come possiamo vedere -un caso classico con questa configurazione barica- è presente un flusso teso di correnti proveniente dai quadranti orientali e che va ad infrangersi contro la catena Appenninica, apportando cieli totalmente sereni e particolarmente tersi sui settori settentrionali ed occidentali (ottimi tra l'altro per chi volesse effettuare osservazioni astronomiche). Ma, allo stesso tempo, le regioni orientali, in particolare Marche, Abruzzo e Molise stanno avendo nevicate che si sono spinte fino a bassissima quota, portando spolverate anche sulla costa!

Nell'interno, parlando della Valle Peligna, l'accumulo medio è intorno ai 25/30 cm di neve, in aumento dato il fatto che sta continuando a nevicare proprio mentre questo articolo viene scritto. Si raccomanda inoltre di prestare attenzione se si dovesse passare, camminando, sotto alberi e tetti sporgenti, data la presenza di molti blocchi di neve che cadono di continuo!
Cosa dobbiamo aspettarci per la giornata odierna quindi, e per quella di domani?

Utilizzando la mappa di previsione postata sopra si intende facilmente che le condizioni permarranno favorevoli a nuove nevicate, principalmente su tutta la fascia Appenninica. Per ogni scatto viene mostrato l'accumulo previsto nelle 6h precedenti.
Finora, come scritto, sono caduti ben più di 20 cm di neve, e la previsione finale, a questo punto, (ammettendo che continui con la stessa intensità) può arrivare ad un totale di 50 cm per tutto l'evento! Prestate quindi la massima attenzione durante gli spostamenti, dato che la visibilità può ridursi improvvisamente a causa di temporanei incrementi di precipitazioni nevose. E anche alle zone a più alta quota, che stanno avendo già accumuli decisamente più rilevanti!

Insomma, per concludere, la situazione non cambierà di molto rispetto alle condizioni che possiamo osservare ora. I primi segni di miglioramento si avranno solamente da domani sera sul tardi/dopodomani, quindi ancora una volta raccomando di prestare la massima attenzione, e di seguire gli aggiornamenti sulla pagina facebook, e di monitorare le condizioni meteorologiche in diretta tramite il sito meteo.

G. Petricca

lunedì 25 novembre 2013

Aggiornamento previsionale in tempo reale

Ormai siamo a poche ore dall'inizio della porzione principale dell'evento di maltempo che interesserà la nostra regione per i prossimi due giorni. Già sono riportate nevicate nell'Aquilano, a Pescasseroli, Ovindoli, Salle, e molte altre località Abruzzesi. La quota delle prime spolverate sembra attestarsi intorno ai 6/700 metri, ma la stessa dovrebbe diminuire con il passare delle ore.
 

Nelle due mappe sopra (cliccare per ingrandire), riferite alla mezzanotte di domani 26 Novembre, possiamo infatti vedere come il nucleo più freddo in quota (una -36°C a circa 5200 metri) transiterà di fronte alla nostra regione, e allo stesso tempo, circa 4000 metri più in basso ci sarà una isoterma -5/-6°C diffusa, che favorirà sicuramente la discesa della quota neve, fino a raggiungere altitudini decisamente più basse.

A testimonianza di questo, utilizziamo la mappa che mostra la tipologia di precipitazione che ci si può aspettare, in base ovviamente alle temperature e alle previsioni del modello stesso.

Possiamo vedere come il colore verde, che indica la neve, praticamente ricopre più dei tre quarti della regione lasciando fuori solamente la fascia costiera. Ma attenzione, anche qui, dato che ci potrebbero essere sorprese più a bassa quota rispetto a quel che si può vedere dai modelli, in particolar modo se il vento proveniente da nordest che si registra in queste ore andrà a placarsi (dato che ora trasporta il calore della superficie marina, alzando così la temperatura effettiva).

La fenomenologia più intensa dovrebbe riempire tutta la giornata di domani, martedì 26, con accumuli variabili (come logico) da zona a zona. Sicuramente quelli a ricevere i maggiori saranno le zone più esposte allo stau (fenomeno che si ha quando un ostacolo impone ai flussi di correnti di scavalcarlo, nel nostro caso la Catena degli Appennini), e quindi tutta la pedemontana orientale, oltre alle zone di alta quota. Utilizziamo una mappa degli accumuli previsti, dove, per ogni scatto, la previsione si riferisce alle 6h precedenti:

Possiamo facilmente vedere come gli accumuli maggiori siano diluiti su tutta la fascia Appenninica, ma che anche le vallate interne (con minore riguardo dell'estremo occidente regionale) saranno interessate da precipitazioni a carattere nevoso. Stando a quello che mostrano i modelli potremmo registrare anche 10/15 cm di accumulo totale nell'evento, sul fondovalle Peligno. Ricordo sempre che questi quantitativi vanno 'presi con le molle', dato che potranno variare molto con pochi cambiamenti alla situazione generale. Questo tipo di carte va letto in termini di possibilità, il resto per ora (dato che la Meteorologia è tutt'altro che una scienza esatta) meglio affidarlo al nowcasting, ovvero a descrivere quel che si osserva ora dopo ora.

G. Petricca

domenica 24 novembre 2013

Primo peggioramento di stampo invernale

Tra le giornate di lunedì (domani) e mercoledì la nostra penisola, con particolare riguardo al settore orientale Adriatico, avrà a che fare con un peggioramento deciso, che porterà una discesa generale delle temperature insieme a precipitazioni che potranno essere nevose sino alle basse quote.

Nella mappa sopra, di temperature alla quota barica di 850hpa (circa 1200 metri) possiamo infatti vedere come per la mezzanotte di martedì sia diffusa una isoterma -4/-5°C su praticamente quasi tutta la regione, sintomo di aria fredda che arriva direttamente dalle porzioni nordorientali d'Europa. Quindi la prima cosa con cui avremo a che fare sarà un deciso calo termico, che sicuramente sarà avvertito su tutto il territorio Abruzzese. In particolare nelle zone nelle quali soffierà il vento, che acuirà la sensazione di freddo.

Inoltre, avremo a che fare anche con precipitazioni abbastanza diffuse, che data la natura del peggioramento, potranno arrivare ad assumere caratteristiche di neve anche fino alle basse quote. Gli accumuli comunque inizieranno dai 3/400 metri in su, anche se localmente se ne potranno avere ad altitudini meno elevate.

Stando a quello che plotta il modello ad alta risoluzione WRF per le tre ore che precedono l'alba di martedì 26, che possiamo vedere qui sopra, si avranno condizioni per la neve anche per la Valle Peligna, così come per tutte le zone interne d'Abruzzo, con la possibilità di accumuli variabili dai 5 ai 10 cm. Tuttavia, ricordo sempre che come per le mappe di precipitazioni classiche, gli accumuli indicati sono da 'prendere con le molle' dato variazioni dell'ultima ora -ovviamente non previste- possono cambiare di molto il risultato finale. Domani comunque ci sarà un nuovo articolo con indicazioni più particolareggiate su zone interessate e probabili accumuli totali.

G. Petricca

giovedì 14 novembre 2013

I due rallentamenti zonali di Novembre

Abbiamo appena avuto, in particolar modo sul territorio Abruzzese, una fase di maltempo molto acuta, che ha fatto registrare disagi nelle città costiere, così come ingenti accumuli di pioggia in montagna. La neve non è stata registrata nelle quantità previste, ma ha certamente fatto la sua prima comparsa 'seria' sulle montagne della nostra regione.

Ora siamo in un periodo di pausa tra le varie perturbazioni, ma già da domani (anzi, nelle prossime ore al Nord Ovest) avremo a che fare con un nuovo peggioramento, che in questo caso colpirà maggiormente tutto l'arco Tirrenico della nostra penisola. Questo sarà il primo rallentamento zonale con cui avremo a che fare durante il mese di Novembre.
Cosa intendiamo con 'rallentamento zonale'? Introduciamo qui il concetto di zonalità, ovvero un flusso di correnti teso e diretto da ovest verso est (westerlies) a tutte le quote, come conseguenza della rotazione terrestre e della forza di Coriolis e con una componente media diretta anche verso nord.
Quindi, possiamo interpretare la mappa postata sopra come l'esatto contrario di un moto zonale delle correnti. Per avere un esempio della definizione, questa immagine lo rappresenta perfettamente.

Quando queste non sono più tese (quindi, rallentano) allora l'Anticiclone delle Azzorre (o Oceanico) non ha problemi ad elevarsi verso nord, come possiamo ben vedere, e di far scendere lungo il suo lato orientale saccature di aria perturbata. Che è quello che succederà nei prossimi giorni, e che ha probabilità di accadere nuovamente durante l'ultima decade del mese, come mostra la mappa sotto, con il secondo rallentamento zonale:
Una condizione che sicuramente sarà da tenere sotto controllo, dato che a queste distanze temporali i modelli deterministici possono solamente indicare una linea di tendenza, e non una previsione più o meno esatta. Ci saranno altri articoli al riguardo nei prossimi giorni, per seguire l'evoluzione della situazione generale a livello Europeo.

G. Petricca

lunedì 11 novembre 2013

Aggiornamento previsionale per domani e martedì

Con l'emissione dei modelli 12z possiamo dare una visione abbastanza definitiva della situazione che andremo ad affrontare nei prossimi due giorni. Situazione che si prospetta da subito molto intensa e pericolosa per alcune zone, con accumuli precipitativi locali più che rilevanti. Prestate la massima attenzione se dovrete spostarvi nelle zone che nell'animazione sottostante vanno da una colorazione arancione ad una di rosso intenso!

Come possiamo osservare, si verrà a creare una intensa barriera di precipitazioni a partire dalle Marche fino alla nostra regione, con il passare delle ore. La regione al di sopra della nostra verrà coinvolta molto più pesantemente, ma nella seconda parte della giornata anche il Teramano e fascia costiera in generale saranno interessate da precipitazioni moderate/intense. E anche il vento farà la sua parte: secondo i modelli a disposizione si potranno avere raffiche di anche 80Km/h sulla costa Adriatica, quindi anche qui prestare molta attenzione.

Parlando della quota neve, questa si attesterà intorno ai 1300 metri in una prima fase, per poi aumentare di quota in seguito alla risalita sciroccale da Sud-Est causata dal posizionamento dei minimi di pressione al suolo. Tuttavia, le nostre montagne riceveranno la loro prima veste innevata della stagione. Questo sotto il prospetto pluviometrico per la città di Sulmona, e come possiamo vedere bene, sarà interessata da precipitazioni moderate durante il corso dei due giorni:


*UPDATE in corso di scrittura* Sono state rilevate raffiche da oltre 100Km/h in Romagna pochi minuti fa, a testimoniare l'ingresso del fronte perturbato sul Centro Italia. In Toscana e nel Nord si sono avuti i primi cali termici di un certo riguardo rispetto alle temperature che si avevano nei giorni passati.

D'ora in poi, come si dice in gergo, solamente nowcasting, ovvero osservare in tempo reale l'evoluzione della situazione e diramare allerte e avvisi se e quando necessario. Per la situazione in real-time, potete consultare queste pagine:  www.abruzzometeo.org - www.vallepelignameteo.org

G. Petricca

domenica 10 novembre 2013

Primo peggioramento intenso per la stagione

Siamo alle porte con un peggioramento che coinvolgerà in modo deciso tutto il Centro-Sud della nostra penisola per qualche giorno, con precipitazioni intense su alcune zone che assumeranno carattere di persistenza, portando rapidamente gli accumuli a totali elevati.

Nell'immagine appena sopra, focalizzata sul Centro Italia, possiamo vedere il nucleo principale di bassa pressione sull'Adriatico orientale, che sarà il primo canalizzatore di sistemi perturbati per questa fase di maltempo. Il modello vede anche svilupparsi un piccolo nucleo secondario (come è sovente in queste situazioni) sul Tirreno/Lazio, ma in questo caso non sarà di particolare rilevanza allo stato attuale delle previsioni.

Avremo ovviamente un calo termico marcato rispetto alle temperature che ci hanno interessato in questi ultimi giorni, con il ritorno della neve sulle nostre montagne, a partire dai 1300/1500 metri di quota. Quindi anche la nostra vallata avrà a che fare con la sua porzione di fenomenologia, che però data la sua conformazione a conca chiusa, risulterà un po' meno intensa rispetto a quella con la quale avranno a che fare le zone Adriatiche esposte in prima battuta alla perturbazione. Ecco alcune mappe di precipitazione che si spiegano praticamente da sole:
In una prima fase, che inizierà da stasera (e non mostrata da queste due mappe, invece riferite a domani) saranno le porzioni occidentali della regione a ricevere le prime piogge. Ma questa situazione evolverà rapidamente con lo spostamento del nucleo di bassa pressione, shiftando il carico di precipitazione al lato Adriatico. Come possiamo vedere dalle mappe, le Marche saranno prese praticamente in pieno dalla ritornante perturbata durante la prima metà della giornata di Lunedì, mentre le porzioni settentrionali Abruzzesi saranno interessati nella seconda metà della giornata, con accumuli molto rilevanti (dell'ordine dei 40/80mm cumulati in 6h)!

Inoltre la fascia costiera avrà a che fare anche con raffiche di vento a tratti intense, vista la sua esposizione totale al sistema perturbato, anche dell'ordine dei 60/80Km/h.
Insomma, avremo a che fare con la prima vera 'rottura' autunnale, che aprirà la strada alla stagione in corso, anche se con un po' di ritardo. La situazione è sicuramente preoccupante per le zone che riceveranno i quantitativi maggiori di precipitazioni, dato che saranno spalmati su poche ore, quindi è sicuramente consigliabile prestare la massima attenzione. Domattina ci sarà un altro aggiornamento sulle previsioni, mentre per la situazione in real-time, potete consultare queste pagine:  www.abruzzometeo.org - www.vallepelignameteo.org

G. Petricca

giovedì 11 aprile 2013

Cambio di regime all'orizzonte?

Sembra che siamo di fronte ad un cambio circolatorio più o meno netto per quanto riguarda i prossimi giorni, che li rendono quindi il primo serio break dalla catena di perturbazioni Atlantiche che ci stava interessando ormai da molte settimane. L'anticiclone subtropicale prima e oceanico poi (nel long range) riusciranno ad elevarsi di latitudine, e ad interessare principalmente il bacino Occidentale e Centrale del Mediterraneo.
Nella mappa allegata sopra vediamo la genesi di questa dinamica atmosferica, con un profondo vortice depressionario che va a posizionarsi proprio nel MedioAtlantico, causando quindi sulle nostre zone (Europa Occidentale e Meridionale) l'arrivo dell'anticiclone subtropicale. Questo sta a significare maggiori possibilità di cieli sereni su gran parte del paese, e temperature in aumento rispetto a quelle alle quali ci eravamo abituati nel recente passato.

Tuttavia, a quanto emerge dalle ultime proiezioni dei maggiori modelli di previsione, il lato orientale della nostra penisola potrebbe subire l'influenza del ramo discendente dell'anticiclone stesso, e quindi portare qualche refolo di aria più fresca e perturbata a raggiungere le zone Adriatiche e Meridionali Italiane, in particolare a partire da domenica pomeriggio/sera fino ai primi giorni della prossima settimana. Comunque ci torneremo quando si avranno maggiori proiezioni al riguardo. Per adesso, prendiamoci questo assaggio di primavera (versione soleggiata).


Giuseppe Petricca

giovedì 4 aprile 2013

Ancora altri giorni in compagnia del tempo variabile

Come da titolo, avremo a che fare con un continuo alternarsi di periodi perturbati e tempo variabile/soleggiato. La causa, che provocherà questa dinamica almeno fino all'inizio della prossima settimana, è da ricercarsi nella ferita barica che si ri-aprirà sul Mediterraneo Centrale grazie all'arrivo della seconda perturbazione del mese di Aprile, come si può benissimo vedere dalla mappa allegata sotto.

Questa nuova perturbazione coinvolgerà maggiormente il Nord-Ovest della nostra nazione ed il suo lato tirrenico, lasciando in un primo momento scoperto il centro e causando al meridione una rimonta anticiclonica piccola, ma decisa, con una isoterma di +15°C ad 850hpa (ca 1500m) in pieno Ionio, e la +20°C subito dietro. Tuttavia, con il suo lento spostamento verso est arriverà ad interessare anche le nostre zone.

Ma lo farà... a tratti, ovvero con alternanza continua di tempo perturbato e tempo soleggiato, visto il suo continuo indugiare sull'area italica. Le precipitazioni tenderanno quindi ad essere di veloce risoluzione, m a potranno assumere intensità molto variabile, in riferimento a come i vari fronti si andranno a relazionare con l'orografia del territorio. Per vedere un possibile 'sblocco' si dovranno attendere i giorni che vanno oltre la prima decade, con una possibile rimonta anticiclonica sul nostro paese, ma ci torneremo.

Giuseppe Petricca

domenica 31 marzo 2013

Primi giorni di Aprile con ulteriori piogge

A quanto pare questa Primavera (iniziata meteorologicamente parlando un mese fa, ed astronomicamente 10 giorni fa) vuole continuare a mostrarsi piovosa e perturbata su gran parte del territorio nazionale. Il responsabile di questa situazione continua da alcune settimane va a ricercarsi in una vasta zona depressionaria che si estende dalle coste del Labrador (continente Americano) sino a quelle della Penisola Iberica in Europa, occupando tutto l'Oceano Atlantico.
La giornata di domani, Pasquetta, sarà infatti caratterizzata nella seconda parte del pomeriggio e nella serata sulla nostra regione, dall'arrivo dell'avanguardia di questo nuovo peggioramento, che sarà quindi il primo del mese di Aprile. La giornata con le precipitazioni più intense sarà il giorno successivo invece, quando l'area di bassa pressione si sarà spostata maggiormente sul nostro paese, come si può ben vedere dalla mappa allegata. Addentrandoci ancora un po' nella settimana avanti a noi possiamo vedere che avremo break di tempo variabile alternato ad altre precipitazioni. Insomma, una ben piccola variazione rispetto al tempo che abbiamo avuto modo di vedere nelle settimane passate.

Si inizia ad intravedere un possibile break di questa configurazione prettamente zonale (correnti tese e marcate da ovest verso est) intorno alla seconda metà del run, nel long range previsionale. Un tentativo di posizionamento di una zona anticiclonica in Atlantico che andrebbe a causare una discesa di aria marcatamente più fredda verso le zone Balcaniche. Continuiamo a monitorare per ora.

Giuseppe Petricca

mercoledì 6 febbraio 2013

Perturbazione artica alle porte..vediamone la genesi

Negli ultimi giorni i modelli matematici di previsione hanno proposto e riproposto una nuova irruzione fredda direzionata verso il nostro paese. Ebbene, con qualche piccola modifica, ma quella previsione è stata sostanzialmente confermata nelle sue grandi linee generali: analizzeremo queste nell'articolo seguente, e ci rimetteremo agli aggiornamenti dei modelli a risoluzione più elevata (nei prossimi giorni) per le previsioni dettagliate sulla nostra regione.
Andiamo quindi con l'analisi, illustrata dalla mappa allegata nell'articolo, dove possiamo vedere una rappresentazione che si potrebbe definire quasi 'da manuale' nell'ambito delle irruzioni artico-marittime (vengono definite in questo modo le 'bordate' fredde provenienti direttamente dal Mar Glaciale Artico). 
Possiamo infatti notare un anticiclone di blocco in pieno Atlantico (che è riuscito ad affermarsi dopo la fase di quasi-zonalità che abbiamo avuto a fine Gennaio, responsabile delle temperature più elevate avute), che impedisce a correnti miti occidentali di  affluire sul Mediterraneo, rendendolo senza problemi preda delle correnti fredde settentrionali. Contrapposto a questo promontorio anticiclonico quindi, troviamo ovviamente una profonda saccatura che si estende dalla Scandinavia fino alla nostra nazione, come naturale risposta atmosferica all'elevazione altopressoria.
Inoltre, come possibile evoluzione -ma qui siamo troppo in là per descrivere quello che non è più che una semplice tendenza- viene vista la formazione di un debole asse anticiclonico tra l'alta pressione Oceanica e quella che possiamo vedere sulla Russia (tecnicamente una figura chiamata Ponte di Woejkoff), che potrebbe pilotare masse d'aria più fredde e continentali verso il centro Europa. Ma è proprio una visione che merita altre conferme ;)

L'irruzione prevista, se confermata in toto, sarà comunque molto interessante sia dal punto di vista prettamente didattico, che dal punto di vista di fenomenologie al suolo, con termiche che andranno (in particolare sul Nord Italia) a raggiungere picchi minimi di anche -38/-40°C alla quota di 500hpa (ca. 5200 metri in questo caso). Per ora ancora difficile definire il classico 'balletto' dei minimi depressionari che si verranno a creare sui nostri mari, per questo come anticipato, ci rimettiamo ai modelli più dettagliati.

Giuseppe Petricca

sabato 2 febbraio 2013

Prima perturbazione di Febbraio...dai caratteri invernali

Dopo un periodo stabile e caratterizzato da temperature sicuramente 'fuori' dal periodo che stiamo attraversando, specialmente durante i Giorni della Merla, che sono per tradizione i più freddi dell'anno. Comunque questa configurazione, con un alta pressione ben distesa sul Mediterraneo Occidentale, durante gli ultimi due giorni ha visto l'aprirsi di un corridoio freddo che ha permesso ad aria di matrice polare di raggiungere le nostre latitudini. Durante la giornata odierna, in particolare, un minimo di bassa pressione è andato ad intensificarsi sul Mar Tirreno, e con il suo movimento verso Sud-Est apporterà il peggioramento annunciato.
Gli ultimi aggiornamenti al riguardo hanno incrementato l'ammontare del flusso freddo in arrivo sulla nostra regione, andando quindi a prevedere una isoterma di circa -4°C/-5°C alla quota di riferimento di 850hpa (ca. 1300 metri per questa occasione). Il minimo depressionario tuttavia appare non molto organizzato ma dovremmo avere comunque precipitazioni diffuse su tutto il territorio regionale, con nevicate che dovrebbero spingersi sino sui 5/600 metri, con qualche sconfinamento a quote più basse nel nord della regione e nel caso di rovesci intensi, oltre che sul finire dei fenomeni, in serata.

Tutta la giornata di domani sarà caratterizzata comunque da fenomenologia perturbata, con buone nevicate in montagna, ed è difficile parlare dei quantitativi di accumulo alle quote più basse, data appunto la disorganizzazione del minimo previsto. Comunque ci saranno aggiornamenti in tempo reale sul Forum AbruzzoMeteo e sulla pagina Facebook relativa, anche in termini di previsioni ;)

Giuseppe Petricca

giovedì 24 gennaio 2013

Nuove possibilità nevose per domani

Dopo questo periodo di 'intermezzo', caratterizzato da una perturbazione anche intensa sui mari occidentali della nostra penisola e sulle isole maggiori, siamo di fronte ad un nuovo peggioramento che porterà altra neve per le nostre montagne. Ma non solo, anche le quote inferiori potranno vedere nuovi accumuli di precipitazioni nevose. Vediamo nel dettaglio la situazione, parlando per prima cosa del responsabile, ovvero un minimo di bassa pressione che in queste ore e durante la giornata di domani, sta scorrendo poco lontano dalla costa Adriatica della nostra regione.

Con il suo avanzare verso sud-est piloterà flussi di aria più fredda sull'Abruzzo, che andranno quindi a provocare nevicate diffuse, principalmente nei settori orientali e centrali del territorio. La carta allegata mostra l'accumulo nevoso riferito alle prime dodici ore della giornata di domani, dove possiamo vedere come le montagne dovrebbero ricevere interessanti quantitativi in quota. Come detto però, ci sarà la possibilità, specie lungo la fascia costiera più esposta ai venti orientali, di riuscire a vedere neve, in particolar modo sulla pedemontana ;)

Per quanto riguarda invece la Valle Peligna le previsioni si fanno un po' più difficili. Praticamente il fondovalle è proprio al limite delle precipitazioni liquide/solide dato che è presente la possibilità che le montagne sul lato orientale della Valle riescano a sbarrare inizialmente la perturbazione, che proviene dai quadranti orientali. Saremo un po' sul filo del rasoio, ma probabilmente nei rovesci più intensi riusciremo a vedere anche noi nuove nevicate ;) Ci saranno comunque aggiornamenti in tempo reale sulla pagina facebook al riguardo ;)

Giuseppe Petricca

sabato 19 gennaio 2013

Neve - Rialzo Termico - Perturbazione

Ecco, come da titolo di questo articolo, ecco la sequenza degli eventi che ci interesserà a partire dalla giornata odierna. Tra la notte del 17 Gennaio e ieri abbiamo avuto diffuse nevicate su tutto il territorio della Valle Peligna, con accumuli che si sono aggirati -nel fondovalle- intorno ai 20cm. Molto più elevati ovviamente quelli in quota, dove ad esempio Cansano ha raggiunto i 70cm e Campo di Giove quasi 90cm(!). Tuttavia, a partire da stasera avremo a che fare con una rimonta 'calda', rispetto alle temperature attuali. Per fare un paragone, alla quota di riferimento di circa 1500m oggi abbiamo -2°C circa, domani avremo +8°C circa.
Tuttavia i valori termici di oggi rimarranno ancora su valori non troppo elevati, a causa della comune inversione termica che si instaura nei bassi strati di valli e conche. La mappa allegata all'articolo esprime comunque il concetto del paragrafo precedente: si possono notare infatti venti provenienti dai quadranti meridionali, a causa di una bassa pressione centrata poco al largo della costa Francese meridionale, quasi al confine con il nostro paese. Avremo la possibilità di deboli precipitazioni, con un probabile lieve incremento durante la notte.

E sarà proprio questa bassa pressione che ci porterà al terzo 'step' inserito nel titolo, quando traslando naturalmente verso ovest interesserà anche la nostra nazione con piogge più o meno diffuse, che per ora sembrano maggiormente concentrate nell'ovest regionale. Comunque ci ritorneremo appena si avranno proiezioni più definite ;)

Ricordo ancora di prestare attenzione alle estese formazioni ghiacciate che possono essere presenti su molte strade della vallata, come anche alla semplice neve (che ora si è tramutata in blocchi di ghiaccio) presente direttamente sotto casa. Potete seguire gli aggiornamenti della situazioni in tempo reale, e partecipare attivamente dalla pagina Facebook collegata al blog ;)
Giuseppe Petricca

giovedì 17 gennaio 2013

Peggioramento 'nevoso' tra stasera e domani

La situazione meteorologica attuale presenta un centro di bassa pressione localizzato proprio sulle regioni centrali della nostra nazione, che nel corso delle prossime ore traslerà verso sud est, scorrendo quindi lungo la costa del Mare Adriatico. Questo causerà l'afflusso di masse di aria più fredda rispetto a quelle attuali, aumentando quindi anche la possibilità di fenomeni nevosi nelle porzioni centrali ed orientali della nostra regione, a differenza della giornata di ieri dove il carseolano in primis -nell'ovest- ha ricevuto discreti accumuli nevosi.
La mappa allegata all'articolo, mostra infatti l'accumulo nevoso previsto nelle dodici ore comprese tra le 18 di questa sera e le 6 di domattina. Si può notare facilmente come la posizione 'vicina' alla nostra regione del minimo di bassa pressione vada a favorire prevalentemente il nord Abruzzo e le Marche, con quantitativi anche interessanti, per alcune zone. Lo zero termico, in relazione alle temperature previste in quota, si dovrebbe attestare sui 3/400 metri, quindi con nevicate possibili sin sui 200 nei rovesci più marcati. Saranno possibili inoltre, quasi al termine dei fenomeni, sconfinamenti a quote inferiori, ma in questo caso le condizioni per eventuali nevicate sono proprio al limite.

Il tutto dovrebbe concludersi entro la serata di domani, con in previsione un deciso rialzo termico per il weekend, ma su questo sicuramente ci ritorneremo.
Seguite il Forum AbruzzoMeteo e gli avvisi sul sito web per le segnalazioni in tempo reale dei fenomeni in corso ;)

Giuseppe Petricca

venerdì 11 gennaio 2013

La fase di tempo stabile sembra volgere al termine

Abbiamo passato un inizio 2013 che nella sua prima decina di giorni ci ha regalato cieli quasi completamente sereni, disturbati solamente da qualche nebbia mattutina nelle vallate interne regionali, compresa in alcune occasioni anche la Valle Peligna. Ora, in seguito ad importanti mutamenti negli scenari barici a livello emisferico e continentale, potremmo essere di fronte ad un deciso ritorno di prospettive invernali. Intanto comunque andiamo a focalizzare l'attenzione sul peggioramento odierno, che apporterà piogge principalmente concentrate lungo la fascia costiera.

La mappa di accumuli precipitativi infatti espone bene la distribuzione prevista, vedendo anche degli sconfinamenti nell'Abruzzo interno, cosa che ieri era identificata come molto più blanda. Le montagne vedranno comunque un nuovo apporto nevoso, anche se non molto consistente, grazie alla diminuzione termica prevista, con la quota neve che si attesterà intorno ai 1000 metri, con un abbassamento verso la fine dei fenomeni perturbati. 

Per quanto riguarda la prossima settimana, come detto in apertura, i modelli sono abbastanza 'confusi' nel fornire una previsione affidabile nel medio termine previsionale. Per ora sembra che sia possibile una irruzione fredda, ma non eccezionale per il periodo, che coinvolgerà maggiormente le regioni del Nord Italia e l'Europa Centrale, ma negli ultimi tre giorni questa previsione è stata confermata e ritrattata troppe volte per avere anche una minima certezza al riguardo. Ci ritorneremo quindi.

Giuseppe Petricca