La fase di tempo stabile sembra volgere al termine
Abbiamo passato un inizio 2013 che nella sua prima decina di giorni ci ha regalato cieli quasi completamente sereni, disturbati solamente da qualche nebbia mattutina nelle vallate interne regionali, compresa in alcune occasioni anche la Valle Peligna. Ora, in seguito ad importanti mutamenti negli scenari barici a livello emisferico e continentale, potremmo essere di fronte ad un deciso ritorno di prospettive invernali. Intanto comunque andiamo a focalizzare l'attenzione sul peggioramento odierno, che apporterà piogge principalmente concentrate lungo la fascia costiera.
La mappa di accumuli precipitativi infatti espone bene la distribuzione prevista, vedendo anche degli sconfinamenti nell'Abruzzo interno, cosa che ieri era identificata come molto più blanda. Le montagne vedranno comunque un nuovo apporto nevoso, anche se non molto consistente, grazie alla diminuzione termica prevista, con la quota neve che si attesterà intorno ai 1000 metri, con un abbassamento verso la fine dei fenomeni perturbati.
Per quanto riguarda la prossima settimana, come detto in apertura, i modelli sono abbastanza 'confusi' nel fornire una previsione affidabile nel medio termine previsionale. Per ora sembra che sia possibile una irruzione fredda, ma non eccezionale per il periodo, che coinvolgerà maggiormente le regioni del Nord Italia e l'Europa Centrale, ma negli ultimi tre giorni questa previsione è stata confermata e ritrattata troppe volte per avere anche una minima certezza al riguardo. Ci ritorneremo quindi.
Giuseppe Petricca
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